... " finchè ho capito che lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni " - Paulo Coelho (da: il Cammino di Santiago).

mercoledì 27 aprile 2016

2^ tappa : Vaprio d'Adda - Brivio (parte seconda)


Al terzo chilometro da Vaprio, incominciamo ad intravedere tra gli alberi, dalla parte opposta del fiume, la bella torre merlata del villaggio di Crespi d'Adda (foto 12)

Foto 12
Foto 13


Per accedere al villaggio Crespi dobbiamo raggiungere l'abitato di Concesa (foto 13 e 14). Qui è stato realizzato uno stretto ponte pedonabile per poter attraversare l'Adda e portarsi sulla riva opposta (foto 15).
Foto 14
Foto 15

Crespi è il nome della famiglia di industriali del cotone che a fine Ottocento realizzò questo esempio di company town. 

Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina costruita dal datore di lavoro per i suoi dipendenti. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari.

Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nella fabbrica, e la vita di tutti "ruotava attorno alla fabbrica stessa". L'Unesco ha elevato Crespi d'Adda Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa".
Citazione corta, presa senza scopo di lucro da:
http://www.villaggiocrespi.it











E' ora di tornare sulla strada “maestra”. Lasciamo il villaggio di Crespi e, passando ancora sullo stretto ponte, godiamo il panorama di ben tre corsi d'acqua: l'Adda (foto 16), il naviglio Martesana (foto 17) e il canale Crespi (foto 18 e 19). 

Foto 16

Foto 17
Gli ultimi due nascono proprio lì. Il naviglio Martesana, dall'incile di Concesa (foto 20), proseguirà fino a Milano, mentre il canale Crespi rientrerà, poco dopo aver alimentato il villaggio, nelle acque dell'Adda. Sullo sfondo, ormai prossimo, il ponte di Trezzo d’Adda (foto 21).

Foto 18
Foto 19
Foto 20
Foto 21

Il cammino quindi riprende sulla sponda sinistra dell'Adda. Passiamo sotto il ponte di Trezzo e proseguiamo il sentiero ben segnalato fino alle rovine del castello di Trezzo e ciò che resta dell'antico ponte ormai scomparso (foto 22 e 23).  

Foto 22
Foto 23


Ora siamo a Trezzo, anche se dal basso del fiume il paese non è visibile. Il fiume è di un azzurro e di un verde incredibili. Bellissimo. 





Una svolta a sinistra e, dopo le incredibili casette di qui, quo e qua (foto 24), che precedono la diga di contenimento (foto 25), ci appare il grande invaso che alimenta la centrale elettrica Taccani di Trezzo d'Adda, bellissima opera Liberty progettata da Moretti nel 1906. Un'opera industriale che si armonizza perfettamente nell'ambiente, nella natura, nel fiume. In alto, i ruderi del castello Visconteo dominano l'invaso.

foto 24
Foto 25
 
 


Continua .......

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