... " finchè ho capito che lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni " - Paulo Coelho (da: il Cammino di Santiago).

venerdì 1 luglio 2016

2^ Tappa: Cedrasco - Tirano



La mattina ci aspetta riposati e affamati. Certo che, aperte le persiane, la vista del cielo raggela il sangue. Plumbeo non è il termine più calzante. Direi: “terribilmente tetro”. La buona notizia è che sto in piedi. E credetemi, è già un gran successo. Colazione abbondante e si riparte.

Ancora una volta il tempo ci lascia mezz’ora di tregua illusoria. Poi “le cateratte”. Ci sono dei momenti che si potrebbe fare rafting sul sentiero.




Passiamo da Sondrio, ma senza vedere la città. Il sentiero corre all’esterno, lungo il corso dell’Adda. Le segnalazioni sono puntuali e precise. A Sondrio il Sentiero Valtellina è costellato di zone picnic, area attrezzate per i bambini, ponti nuovi e bellissimi. Ci chiediamo perché gli amministratori locali degli altri paesi italiani non vengono qui a vedere cos’hanno creato. Il paradiso per i ciclisti e i camminatori.

La Valtellina già rappresenta un meraviglioso microcosmo alpino. Percorrere la valle dell’Adda tra due imponenti pareti di montagne è semplicemente bellissimo. Il Sentiero si alterna a boschi, frutteti, prati coltivati, piccoli paesi antichi e ancora intatti … tutto pensato per consentire allo sportivo, come alla famiglia, di godere di natura, pace e cultura, buon cibo e panorami che si stampano negli occhi e nel cuore.




Camminiamo per ore guardando i vigneti perfettamente curati. Le tante e tante chiese che costellano la strada che collega i paesi a mezza montagna. La pioggia non nasconde “il bello”. Semplicemente lo mostra in un modo alternativo. Un modo che solo chi non ha paura di bagnarsi può assaporare a pieno.



Ancora quasi nove ore di cammino per giungere a Tirano. Ma 15 km prima dell’arrivo, abbiamo l’inaspettata sorpresa di conoscere la signora che gestisce il nostro prossimo B&B. Anna, oltre ad essere proprietaria del B&B Movimento di Tirano è anche una donna incredibile. Grande sportiva e ospite impeccabile. E’ scesa in bici per poter percorrere a piedi con noi gli ultimi 15 chilometri di questa bellissima avventura. L’accoglienza delle persone “giuste” non ha eguali.



Arriviamo a Tirano stanchissimi. Ormai conosciamo bene questa sensazione. E’ una stanchezza dolce. Una stanchezza che si accoglie con gioia, perché è la prova tangibile che per provare certe emozioni si deve pagare un giusto prezzo. Non servono soldi per questo. Basta la voglia di realizzare un sogno.

Tirano è bella e molto antica. Ludovico il Moro ha lasciato segno della sua politica. Anna ci mostra la bellissima Porta Milanese e ci fotografa … siamo arrivati alla fine di questa seconda avventura sull’Adda. E siamo orgogliosi.   





Lasciare Tirano senza mangiare questi …. Bhe è impossibile !!!!!!!



I piedi ? Non vi dico niente. Oggi che scrivo, ed è passato un mese, non sono ancora perfettamente guariti. Ho perso un’unghia. E le piante, per giorni, sono state un mappamondo di vesciche. Un consiglio sicuramente inutile per chi è esperto. Comprate scarpe in Gore Tex per le camminate con possibilità di pioggia. Due ore sotto l’acqua non vi daranno particolari problemi, anche con scarpe da running …. Ma 9 ore !!!!! Non c’è scampo, credetemi.


La mattina dopo siamo sul treno che da Tirano ci riporterà a Colico. Siamo un pò tristi. Ci guardiamo negli occhi. Non c’è bisogno di parlare. Sappiamo entrambi cosa ci manca. Non fosse per i piedi. Non fosse per il tempo. Restavano ancora solo 40 chilometri a Bormio. I 40 chilometri che ci separavano dal luogo che possiamo definire “le fonti del fiume Adda”, anche se così non è.

Ma la tristezza dura un attimo. Quei 40 chilometri sono solo il prossimo viaggio. La prossima avventura con l’inseparabile amico Claudio.



A presto cari amici.

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